I materiali naturali stanno tornando di prepotenza nei trends dell’interior design moderno, fin dall’esplodere della pandemia che ha portato le persone a voler trasformare la propria casa in un ambiente naturale a causa della insofferenza nel rimanere “intrappolati” nelle mura domestiche. Ecco perché sta tornando in cima ai pavimenti più amati il classico e sempre amato parquet, anche in ambiente dove di solito di predilige altri tipi, come il piastrellato. Il legno è un materiale molto durevole e resistente che spesso non ha bisogno di molta manutenzione, avendo come caratteristica principale il suo aspetto bello ed elegante. Il problema del legno è spesso la sua incompatibilità con gli spazi umidi e, sebbene ci siano soluzioni specifiche adottate nel corso degli anni, essi hanno bisogno comunque di una manutenzione adeguata rispetto ad altre tipologie di pavimenti. Ma il parquet può funzionare per il bagno? la risposta è ovviamente si, ma a determinate condizioni e tenendo in considerazione alcune variabile. Allo stato non protetto, infatti, il parquet può gonfiarsi, oppue deformarsi o macchiarsi a causa dell’acqua e dell’umidità essendo il legno un materiale naturale e molto assorbente. In questi casi la prima cosa da fare è quindi applicare uno strato di finitura, solitamente un sigillante poliuteranico, che ha il compito di creare uno strato invisibile esterno per impedire all’acqua di entrare in contatto con il materiale. È un tipo di agente di finitura che non può però essere applicato una tantum, ma diverse volte. Scegliere un agente di finitura adatto e di qualità è un passo fondamentale e deve essere studiato appositamente per ambienti umidi e quindi per la capacità di non far penetrare l’acqua: nel corso degli anni questi agenti si sono moltiplicati a dismisura e per ogni situazione, da quelli adatti all’uso di pavimenti esterni contro gli agenti atmosferici a quelli adatti a pavimenti interni per situazioni simili a quella del bagno. Bisogna però considerare che la finitura protegge solamente la parte superiore del parquet in bagno, in quanto se l’acqua dovesse entrare nelle fughe, può causare danni al legno sui lati o sulla parte inferiore.
Che tipo di legno scegliere per il parquet in bagno? Che rischi si corrono?
Il parquet può essere realizzato con diversi tipi di legno ovviamente, ma non tutti possono essere adatti ad essere posati in bagno. In generale è meglio evitare legni molto teneri come lo possono essere il pino o l’abete, in quanto essendo meno densi tendono ad assorbire molto bene l’acqua. Al contrario, legni più duri come il teake, la quercia, il cedro, il ciliegio, l’acero, il frassino o la noce sono una buona scelta. La questione “assorbimento” è molto importante, considerando che gli schizzi d’acqua e le perdite sono una cosa comune in un bagno, anche con tutta l’attenzione del mondo se si usano in maniera regolare docce oppure lavandini o bidet. Certamente la finitura ha un grosso ruolo in questo contesto, ma fino ad un certo punto: sarà infatti sempre necessario asciugare immediatamente l’acqua versata in modo che l’umidità non penetri negli strati inferiore del parquet o tra le fighe. Il livellamento del bagno è un altro grande fattore quando si vuole installar e il parquet nel proprio bagno: se il livello del bagno non è infatti perfettamente in piano potrebbero esserci dei problemi con l’acqua che potrebbe infatti scivolare nelle zone basse e creare delle pozzanghere di umidità, le quali potrebbero rappresentare un grosso pericoloso per la salute del tuo pavimento andando infatti ad indebolirne la struttura e l’integrità. Bisogna inoltre sempre considerare e stare attenti di non riscontrare qualche perdita nei tubi o nei rubinetti, perché un allagamento potrebbe risultare letale per la salute del tuo parquet e la finitura potrebbe non salvarti: questo perché l’acqua è in grado di penetrare al di sotto e scivolare all’interno di ogni fessura della superficie non protetta. Un compromesso è posizionare strategicamente dei tappetini dove c’è il rischio di perdite d’acqua, quindi vicino al rubinetto o al water o la doccia, anche se è sicuramente un sacrificio in termini estetici in quanto vanno un po’ a sporcare la bellezza e l’eleganza del parquet, con tutto il calore che esso trasmette. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di installare delle piastrelle a mò di decorazioni accanto alla vasca, soprattutto se scelte in base al resto della decorazione del bagno. Il maggior problema di solito è rappresentato dalla perdita dei tubi, perché causano perdite in aree molto difficili da vedere: le linee d’acqua fredda possono infatti causare infatti condensa perché l’acqua è più fredda rispetto al resto del bagno. Il modo migliore per ovviare questo è ovviamente controllare regolarmente che tutti dubbi siano sigillati perfettamente. In definitiva, scegliere se installare un parquet in bagno dipende dal grado di attenzione che una persona è disponibile ad avere: ovviamente il legno dà sempre quel tocco in più di bellezza ad una stanza, ma ne vale i sacrifici? se si tratta di un bagno molto utilizzato e frequentato è molto probabile che prima o poi qualche problema di umidità sorga e che necessità quindi parecchia manutenzione, soprattutto poi se quel bagno è utilizzato da dei bambini. In un bagno riservato agli ospiti e quindi non usato tutti i gironi potrebbe invece farti fare un figurone.
Parquet in bagno: pulizia e manutenzione
Esistono diversi tipi di saponi, detergenti ed altri prodotti sanitari che possono essere utilizzati per la pulizia del nostro pavimento. Tuttavia, molti di questi trattamenti sono piuttosto acidi e, nel caso in cui dovessero esserci fuoriuscite nel parquet, esse possono danneggiare facilmente la finitura e creare delle macchie permanenti nel legno: quindi è necessario stare molto attenti. Tuttavia curare il parquet è assolutamente necessario per fare in modo che non compaia muffa: tale sostanza organica è assolutamente nociva per gli ambienti caldi e umidi e si nutrono di materiali naturali come il legno: il probema è che molto spesso la muffa riesce anche a crescere tra i piani e sotto di essi: tuttavia mantenere intatta la finitura del pavimento è la prima cosa e la prima linea di difesa per il pavimento contro ogni muffa, richiedendo attenzioni ogni pochi mesi. È possibile verificare se la finitura è intatta mettendo una piccola quantità di acqua sul pavimento e aspettando di vedere se verrà assorbita dal legno. Se l’acqua viene assorbita, è necessario riapplicare la finitura.